Il Presidente OBS Alessandro Pitruzzella chiede all’Assessorato alla Salute il ritiro delle linee guida sulle Farmacie dei Servizi

La trasformazione delle Farmacie in Presidi Medici non è la soluzione strutturale che può garantire l’accesso dei cittadini alla sanità convenzionata e nello specifico alla diagnostica di laboratorio.

Il Governo ha di recente ritirato il decreto legge sulle Farmacie dei Servizi, pertanto chiediamo la revisione delle linee guida di cui alla circolare assessoriale N. 22991 del 14 Maggio 2024, in quanto è venuta meno la struttura normativa di base. E’ auspicabile che queste disposizioni siano discusse anche con l’Ordine dei Biologi della Sicilia, per quanto concerne gli aspetti concernenti le competenze professionali e del titolo, anche alla luce del confronto tra le varie parti avviato in merito alle riforme legislative all’esame del parlamento nazionale, così in una nota il Presidente dell’Ordine dei Biologi della Sicilia Alessandro Pitruzzella.

Comprendo l’intento di migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari, ma ritengo che questa soluzione non sia sufficiente, pertanto l’Ordine dei Biologi della Sicilia ha inviato una nota all’attenzione dell’Assessore alla Salute Dott.ssa Giovanna Volo ed al Direttore del Dipartimento Pianificazione Strategica Salvatore Iacolino, nella quale evidenziando la lodevole progettualità di rendere i servizi sanitari più accessibili e diversificati, l’Ordine dei Biologi vuole offrire il proprio contributo per affrontare sinergicamente anche dal punto di vista delle competenze del Biologo l’accesso alla salute di prossimità della popolazione siciliana. Mi appello quindi alla sensibilità dell’Assessore alla Salute e del Direttore Salvatore Iacolino, affinché queste linee guida siano riviste e nel frattempo ritirate in autotutela, anche alla luce di diversi ricorsi intentati dai professionisti della Diagnostica di Laboratorio convenzionata, conclude il Presidente Alessandro Pitruzzella.

Anzitutto va sottolineato che i farmacisti, pur essendo altamente qualificati nel loro settore, non hanno le competenze di validazione e tecnico-analitiche nelle fasi preanalitiche, analitiche e post analitiche.

Le competenze dei Farmacisti sono certamente indispensabili per la sanità pubblica e dovrebbero essere oggetto di una maggiore valorizzazione nei campi della Farmacocinetica e Farmacodinamica, non addossando loro responsabilità e competenze di altre professioni sanitarie.

L’Ordine dei Biologi della Sicilia nel ribadire l’importanza delle farmacie nel sistema sanitario, con la medesima consapevolezza conferma come queste non possano sostituire i laboratori di analisi e la diagnostica di laboratorio proprio perché verrebbe meno l’accuratezza della diagnosi e del trattamento.

Mantenere elevati standard di qualità delle cure è fondamentale per garantire la salute e il benessere dei pazienti. Pertanto qualsiasi progetto deve essere regolamentato dalla Legge 502/92, garantendo l’uguaglianza dei requisiti tecnici, strutturali e professionali, ma questa situazione viene completamente ignorata.

La somministrazione di test diagnostici richiede competenze specifiche e una formazione approfondita in aree biologiche, chimiche e cliniche che è propria del Biologo oltre che delle altre figure professionali cui la normativa di rango primario assegna le competenze in materia.

La struttura del laboratorio analitico garantisce elevati standard di sicurezza e precisione, sono gestiti da professionisti come Biologi, Medici, Chimici e tecnici di laboratorio, che operano in un ambiente rigorosamente regolamentato e accreditato, anche in termini di qualità e veq, per garantire la massima accuratezza dei risultati.

Eventuali errori nell’esecuzione o nell’interpretazione dei test diagnostici possono avere conseguenze gravi per la salute del paziente, portando a diagnosi errate e cure inadeguate.