Covid, i Biologi incontrano i vertici della sanità regionale siciliana. Miraglia (Onb): “Pronti a collaborare per eseguire milioni di tamponi”

“Un dialogo serrato e costante, con tutti i principali attori delle professioni sanitarie siciliane, che non si è mai interrotto. E che va avanti da giorni, perché in sanità non si ragiona a compartimenti stagni ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti, soprattutto quando il nemico da combattere si chiama Covid-19“. Così il dott. Pietro Miraglia, consigliere dell’Ordine Nazionale dei Biologi (di cui è anche delegato per la regione Sicilia), al termine dell’incontro, svoltosi ieri, tra i rappresentanti dell’ONB siciliano ed i vertici della sanità regionale isolana, rappresentati dall’avv. Ferdinando Croce, capo della segreteria tecnica dell’assessorato regionale alla Salute e dalla prof.ssa Francesca Di Gaudio, direttore del Centro di controllo Qualità e Rischio Chimico (CQRC) della Regione. Lo scopo dell’incontro, come ci ha tenuto a spiegare Miraglia, è quello di “incrementare il numero dei tamponi fin qui effettuati, arrivando ad eseguirne milioni per tutti i cittadini siciliani. Una mission difficile, certo, ma di sicuro possibile se ci si decide a coinvolgere anche a chi, come i biologi laboratoristi, fanno questo di mestiere”. Alla fine è emersa la volontà, da parte dei Biologi, di offrire la propria collaborazione per aiutare la Regione ad organizzare la vasta campagna di monitoraggio della popolazione, ideata e allestita dai vertici della sanità isolana, con lo scopo di tracciare una mappa completa del contagio. Si lavora, in queste ore, ad una bozza di accordo che possa ricalcare lo stesso schema messo a punto, a livello nazionale, dal governo, per rimborsare medici di famiglia e pediatri, offrendo loro i kit dei tamponi antigenici ed un rimborso di 18 euro per ogni singolo test effettuato. In tal modo, nell’opera di screening”, che vedrà impegnati gli operatori anche nei week-end (con un impegno praticamente h24), di fianco agli ambulatori dei “camici bianchi”, potranno associarsi anche gli spazi attrezzati dei laboratori di analisi cliniche specializzati ed accreditati, così da rendere l’opera di monitoraggio ancora più capillare, esaustiva e completa su tutto il territorio.