Catafalmo interroga il governo regionale siciliano: “Comparto laboratori analisi convenzionati è in crisi, troppi ritardi nell’assegnazione delle risorse”

L’esaurimento dei fondi e l’errata programmazione del budget riservato alle strutture specialistiche ha spinto, nei giorni scorsi, il vicepresidente dell’ONB (con delega alla regione Sicilia) Pietro Miraglia a lanciare un appello all’assessorato regionale alla Salute affinché si ponga rimedio ad una situazione critica che rischia di mandare sul lastrico centinaia di laboratori con la perdita di numerosi posti di lavoro strutture appello. “Riteniamo assurdo – aveva detto Miraglia – che l’Assessorato alla Salute, anziché aumentare i fondi destinati alla specialistica del territorio, primo argine medico contro la gravissima malattia (Covid), abbia addirittura deciso, per incomprensibili motivi, di ridurli e di ‘rimborsarci’ secondo i criteri adottati fino al 2019. Questo significa non riuscire a ripianare nemmeno le spese sostenute per l’acquisto dei reagenti chimici”.

Il grido d’allarme lanciato dal rappresentante dei Biologi siciliani è stato raccolto, nei giorni scorsi, dall’onorevole Antonio Catalfamo, capogruppo della Lega all’Ars, il quale, a sua volta, ha “interrogato” il governo siciliano per quanto concerne lo stato dell’arte dell’assegnazione dei fondi. Ecco cosa ha dichiarato Catalfamo a margine della conferenza con cui ha presentato l’interrogazione parlamentare:

Ogni anno l’Assessorato Regionale alla Salute determina in base alle risorse disponibili e al fabbisogno rilevato sulla base dei dati epidemiologici dell’anno precedente, il tetto di spesa regionale per la spedalità privata e per la specialistica ambulatoriale, nonché per le prestazioni di nefrologia ed emodialisi.

E’ già stato ribadito che occorre dare certezze economiche per gli operatori che stanno sul mercato con mezzi propri svolgendo sia attività privata che pubblica attraverso la determinazione del budget e l’importanza di poter rilanciare già da quest’anno l’attività da svolgere in modo tale da consentire alle strutture di poter programmare attività e investimenti in modo razionale per rendere il sistema sanitario efficiente. Il ritardo nell’emanazione del provvedimento di determinazione degli aggregati di spesa per gli anni 2020 e 2021 da parte dell’assessorato pesa su queste attività.

Inadeguato è anche il sistema della media delle prestazioni erogate da ciascuna struttura per conto del Servizio sanitario regionale nel triennio 2017/2019 con un fondo dedicato che non tiene conto dell’attività realmente svolta e che era già stato ridotto nel 2020 di circa 43 milioni di euro.

Il comparto dei laboratori di analisi cliniche convenzionati con il Sistema sanitario regionale è in ginocchio nonostante il ruolo chiave durante la pandemia da Covid-19. In quel frangente hanno erogato ai cittadini tutte le prestazioni richieste dai medici di base e tutte le prestazioni per la cura, la prevenzione e la vaccinazione contro SARS-Cov2. Occorre pertanto incrementare questi fondi e dare certezza al comparto che costituisce una fetta rilevante della nostra sanità regionale“.